La Federazione Laziale in Canada
Successi, fallimenti e rinascita
Una storia tutta italiana
La storia della Federazione dei laziali in Canada inizia negli anni ottanta a Toronto e nonostante sia fallita alle fine degli anni novanta, rinasce agli dopo circa due anni, per volere di alcuni presidenti di associazioni e oggi, puo` vantare essere una delle organizazioni ombrello piu attiva in Canada.
L`idea di fondare la Federazione delle associazioni e club laziali in Canada fu opera di un gruppo di laziali con a capo, Leonardo Cianfarani.
Il primo presidente eletto fu l`imprenditore ciociaro, Ron Zeppieri, couadivato da un gruppo di volenterosi. Sotto la sua sua presidenza, il sodalizio ottenne l`adesione di molte associazioni e anche un sostegno economico da parte di imprenditori e dalla Regione Lazio.
L`amministrazione di Vaughan con lallora sindaco Lorna Jackson donò alla nascente Federazione, 30 acri di terreno agricolo e un bellissimo bosco, su Pine Valley. Nella mente dei dirigenti laziali in quell`area doveva sorgere un centro comunitario, con annessa piscina olimpica, campi di calcio e uno spazio riservato alle associazioni laziali per le loro attività, eventi sportivi, feste religiose all`aperto e pic-nic.
Per la realizazione del progetto, i dirigenti organizzarono grandi eventi culturali con grandi successi.
Le casse dell`organizzazione erano stracolme di denaro e tutto procedeva secondo i piani iniziali. Poi qualcosa si incrinò e quell`idea geniale, presto si tramutò in un incubo e disastro epocale per tutti.
Per ragioni ancora oggi non molto chiare, il primo presidente Ron Zeppieri senza nessun preavviso lasciò la presidenza e a succedergli fu chiamato il dentista Aldo Boccia, il quale, secondo alcuni docomenti dell`epoca, aveva idee ancora piu` fantasiose di Ron Zeppieri .
Intanto il tempo per la realizzazione del progetto passava enosauribilmente e il contratto con il comune di Vaughan, venne recesso dall`amminstrazione per non aver rispettato i tempi della realizzazione del progetto.
Ma quello che ancora oggi rimane un mistero sono i soldi spesi male e senza nessun risultato positivo.
Nell`ultimo e inutile tentativo di evitare la recessione del contratto del terreno con la città di Vaughan gli amministratori della Federazione Laziale diedero mandato a una societa` di costruire una strada con rifiuti di asfalto da Pine Valley sino all`interno del terreno.
Nel frattempo, subentrarono imprenditori pronti a costruire un campo di calcio e un centro comuniario in cambio, l`imprenditore (noto laziale) esigeva dalla Federazione la cessione dei trenta acri di terreno che in effetti erano gia` stati persi per no aver rispettato i termini di costruire entro i cinque anni.
Fallito anche questo tentativo, anche Aldo Boccia butta la spugna e nel giro di pochi mesi, c`e` un succedersi di presidenti: Enio Zeppieri seguito da Tony Porrettae Felix Rocca.
A seguito di questi incresciosi fatti le associazioni che all`inizio avevano abbracciato il progetto con entusiasmo, sono deluse ed hanno perso ogni speranza.
Delle 48 associazioni inziali ora mancano all`appello una quarantina.
Intanto in questo lasso di tempo , la Federazione ha contratto un monte di debiti. Una nota società alla quale la Federazione Laziale aveva mandato di realiazzare il progetto reclamava un credito di oltre 50 mila dollari.
La societa` che aveva vinto lappalto( una ditta di proprietà di un parente del presidente) per costruire la strada si fece pagare 40 mila dollari, usando materiale da scarto che per smartirlo avrebbe dovuto pagare la Federazione. Dei 40 mila dollari non ci sono tracce o documenti comprovando il lavoro eseguito.
Un imprenditore che aveva prestato 20 mila dollari (lo stesso che aveva tentanto di ottenere il terreno su Pine Valley) a uno dei presidenti della Federazione, lo denuncia per non aver ripagato il debito e il giudice gli da ragione costringendo il presidente a risarcire il denaro all`imprenditore.
Un disastro dopo l`altro e a portare la croce prima dell`ultimo atto è lavvocato Felix Rocca, il quale viene abbandonato dal suo esecutivo. Nonostante i solleciti da parte delle associazioni, i dirigenti fanno orecchie da mercante e Rocca dopo vari tentativi di mantenere in vita il sodalizio.si arrende e la Federazione cessa le proprie attività. Di fatto è un vero e proprio fallimento dellassociazionismo laziale in Canada
Dal giorno della fondazione alla ingloriosa fine del sodalizio laziale sono passati quasi 15 anni.
La fine della Federazione e` un grosso colpo per qui laziali che tanto avevano fatto per mantenerla in vita. In una riunione di emergenza un comitato ad oc da mandato a un gruppo di laziali, non coinvolti con la Federazione, di investigare il percorso della Federazione e il perche` della sua fine.
I cosiddetti “saggi”, analizzano centinaia di documenti messi a loro disposizione . Dopo tre mesi di intenso lavoro, presantano il lavoro e le loro raccomandazioni al comitato ad oc.
Viste le raccomandazioni, il comitato raccomanda la nascita di una nuova Federazione Laziale e con una nuova ragione sociale: Confederazione Laziale delle Associazioni e Club of Canada.
Il comitato provvisorio è composto da Vittorio Coco, Giovanni Fainella, Carolina di Cocco, Toni Ambrose, Americo Mazzoli, Angelo Santaroni, Anna Maria Bravo.
Dpo varie consultazioni con le associazioni laziali, alla fine deli anni 90, il comitato provvisorio, da mandato a uno studio legale di London di redigere un nuovo statuto per l`approvazione della prima assemblea delle associazioni laziali in Canada.
Preparato lo statuto il comitato come da prassi, rimette ufficialmente le proprie dimissioni dall`incarico e chiede all`assemlea delle associazioni di eleggere il nuovo esecutivo.
Alla assemblea tenutesi nel salone delle este Le Parc, sono presenti quasi 50 associazioni e votano per acclamazione il comitato provvisiorio de facto dando mandato pieno di esecutivo della Federazione con le seguenti masioni:
Vittorio Coco, presidente – Carolina di Cocco, vice-presidente
Toni Ambrose, Segretaria Esecutiva – Amerigo Mazzoli, consigliere
Angelo Santaroni, tesoriere – Giovanni Fainella, consigliere
Anna Maria Bravo, consigliere – Tony Porretta, Consultore Regione Lazio
Il primo atto del nuovo esecutivo è una cena offerta a tutte le associazioni, con la presentazione del programma per i prossimi due anni.
All`incontro conviviale vi prendono parte 50 associazioni e tutte si iscrivono formalmente alla nuova Confederazione Laziale of Canada.
Non avendo piu` l`ambizione di un centro laziale, l`esecutivo si concentra sulla cultura, prodotti laziali di eccellenza e mostra delle associazioni.
Alla prima mostra organizzata da Severino Martelluzzi, vi presero parte tutte le associazioni, una presenza mai piu` raggiunta.
Negli anni della gestione di Coco, la Federazione Laziale, ha ospitato le province di Latina, Frosinone, Viterbo e Regione Lazio.
Nel 2022, prima di lasciare la presidenza, Vittorio Coco, riesce a convincere il comune di Vaughan a donare Casa Lazio. Una bellissima casa immersa nel verde che diverrà la casa comune di tutte le associazioni.
Finito il ciclo di durato 8 anni, la Federazione passa nelle mani di Amerigo Mazzoli, ma la sua gestione durerà 4 messi, contestata duramente da Vittorio Scala che prendera` il suo posto.
Scala ha idee di grandezza e anche il suo lavoro a capo dei laziali non avrà vita facile e dopo un mandato lascia la presidenza a Liliana Guadagnoli.
Carolina Di Cocco, attivista e ex ministro della Cultura in Ontario, viene chiamata a ricoprire la carica di presidente , ma dopo poco tempo, si accorge di non essere in sintonia con gli altri membri dell`Esecutivo e abbandona i laziali ancora una volta alla deriva.
Nel frattempo l`ex presidente Coco osserva da lontano l`evuluzione dell`associazionismo in Canada.
Per la seconda volta la Federazione attraversa un periodo di stallo. Niente eventi, apatia totale delle associazioni e ancora una volta, si teme la fine dell`associanismo laziale in Canada
Tony Porretta, da 25 anni consultore della Regione Lazio, avverte ancora una che la Federazione è in grosse difficoltà dovuto all`indifferenza degli amministratori della Federazione. Coco e Porretta, sono amici da tanti anni ed entrambi sono consapevoli delle notevoli difficolta` oggettive della Federazione e ancora una volta Porretta convince Coco l`uomo che potrebbe per l`ennesima volta risollevare dalle ceneri il soodalizio laziale.
Con molte riserve e perplessità, Coco accetta l`invito di Porretta a rimettere in moto il cammino dei laziali.
Con le amicizie politiche coltivate negli anni, Coco e Porretta, nel 2015, invitano al gran gala l`assessore alle politiche della famiglia e emigrazione Aldo Forte.
L`assessore è molto sensibile alle nostri richieste, e così sponsorizza il costo di un libro sui laziali scritto proprio da Porretta e Coco e dona alle associazioni laziali 80 biglietti per il grande evento.Per riempire la sala, Coco inventa il “PREMIO LAZIALE DELL`ANNO”.E` l`inizio di una nuova stagione e di una nuova era per i laziali in Canada.
All`evento vi presero parte circa 500 invitati con un ottimo ricavato per le casse della Federazione, vuote da tempo.
Negli anni successivi, al Premio “Laziale dell`Anno” si aggiunse il Premio “Comune dell`Anno”, con successi senza precedenti.
Con questi risultati e le casse della Federazione risanate Coco dice basta! Dodici anni di successo e futuro ormai assicurato per molti anni a venire , Vittorio Coco, passa il testimone a Marino Moscone, uomo dotato di una diplomazia non comune. Ultimamente si sono avvicendati Moscone e Gianni Mignardi ma con la pandemia che ci ha travolto, il 2000 e 2021 sono stati due anni senza alcuna attivita`. Si spera che nel 2022 si possa in qualche modo tornare alla normalità.